domenica 26 marzo 2017

Perchè le orche giocano con le loro prede

Giorni fa mi è capitato di imbattermi in una foto dove un orca lanciava in aria una foca. 


Ma perché le orche giocano con le loro prede? 
Mi sono documentata e ho scoperto che non esiste un solo motivo.

Principalmente il lanciarsi una preda, per esempio tra una madre e il suo cucciolo, ha lo scopo di insegnargli le tecniche di caccia. Capita anche di vedere due cuccioli giocare con la preda e il motivo è lo stesso, apprendere le tecniche utili per non farsi fuggire la preda in futuro.

Un' altro motivo è per disorientare e stordire le prede con i continui sollevamenti fuori dall'acqua o lo sbattere ripetuto della coda per generano spruzzi rumorosi. Ciò può avvenire sia con branchi di pesci, stordendoli con le codate, ma anche con i cuccioli di foche o pinguini, nel momento della loro cattura l'orca si dirige verso largo lanciando poi la preda per aria ripetutamente, arrivando anche a diversi metri di altezza, come dimostra questo video: 


 
Alcuni studiosi hanno notato però anche l'atteggiamento di vero e proprio gioco, nel momento in cui le orche sono già sfamate si "divertono" con le prede restanti. 

Comunque l'abilità e le strategie di caccia delle orche sono sorprendenti dimostrando un incredibile intelligenza e capacità di organizzazione comunicando tra di loro per innumerevoli stratagemmi. 
In futuro in un' altro articolo probabilmente mi soffermerò proprio sui diversi metodi di caccia delle orche.




lunedì 13 marzo 2017

Animali con il superpotere di rigenerarsi

Giorni fa mi è capitato di imbattermi in una lucertola senza coda e sapendo che poi le sarebbe ricresciuta mi è venuta la curiosità di sapere quali altri animali sono in grado di rigenerare parti del corpo tra cui anche gli arti. Cosi ho deciso di condividere con te anche questa curiosità del mondo animale.
Alcuni animali sono in grado di farsi ricrescere una parte danneggiata o mancante ripartendo dal tessuto rimasto, per esempio, la lucertola l'intera coda, il polpo i tentacoli, ma c'è anche chi riesce a rigenerare qualunque parte del corpo come la salamandra. Questa capacità avviene grazie alle cellule staminali, essendo cellule primitive utilizzano il processo di differenziamento cellulare trasformandosi in altri tipi di cellule del corpo. Gli invertebrati sono in grado di rigenerare l'intera testa partendo solo da un pezzo della coda, mentre invece i vertebrati, a secondo della specie: occhi, cervello, cuore, reni ecc., alcuni solo in un certo periodo del loro ciclo di vita, come per esempio la rana solo quando è nello stadio di girino, la salamandra invece è una delle poche specie che riesce a rimanere giovane per tutta la vita.

Qui di seguito ti lascio più nello specifico immagini e spiegazioni di ogni animale:

Salamandra Axolotl



Questa salamandra l' Ambystoma mexicanum cosi particolare può vivere fino a circa 12 anni, mantenendo la capacità di rigenerare qualunque parte del corpo fino alla fine. Nel momento di una perdita di un arto si origina un rigonfiamento chiamato blastema e in sole tre settimane ha di nuovo il pieno funzionamento di esso. 








Lucertola 


Se minacciata questa lucertola è in grado di auto mutilarsi per sopravvivere scappando lasciando parte della coda al predatore, la quale continuerà ad agitarsi per la presenza dei nervi. La coda rigenerata a differenza della prima avrà meno flessibilità ma ridarà le funzionalità di movimento alla lucertola anche se ridotte rispetto all'originale. In alcuni casi è capitato anche di trovare lucertole con due code. 
  



















Polpo



 Questo è un animale affascinante, con molte peculiarità come per esempio sono in grado di mimetizzarsi copiando perfettamente l'oggetto in cui si sono posizionati, hanno tre cuori e nei tentacoli risiedono vari neuroni in grado di renderli in parte autonomi. Anche il polpo come la lucertola, se sentito minacciato, può volontariamente staccare un tentacolo lasciandolo al predatore, rigenerandosi poi nuovamente. 




Stella marina  

 La stella marina è anch'essa, come le salamandre, un animale in grado di rigenerarsi completamente, alcune anche solo da una piccola parte di un arto amputato siccome i loro organi sono posizionati sulle braccia (esempio la Linckia Liao), però la maggior parte delle altre specie si rigenerano soltanto se non viene danneggiata la parte centrale. 
Per esempio se si divide una stella in cinque parti con un braccio e un pezzo del disco centrale, da ognuno si riformerà una stella completa.




Planarie

 Riguarda a gli invertebrati che sanno rigenerare completamente anche la testa un esempio nella specie di vermi sono proprio le planarie. Esse riescono a riformarsi anche da una singola cellula adulta grazie alle cellule chiamate neuroblasti, le quali si trasformano in neuroni. 






Cervo 

Il cervo a differenza degli animali visti fin'ora non rigenera parti vitali e funzionanti del corpo, ma ogni anno dopo la stagione degli accoppiamenti perde i proprio palchi riformandoli dei nuovi. Questa fase di ricrescita, che avviene all'arrivo della  primavera,  non è piacevole per l'animale siccome il tessuto osseo che si sta riformando è coperto da un velluto sensibilissimo con molti nervi e fasi sanguigni, per questo in quel periodo i cervi sono molto nervosi. Ogni anno i palchi sono più grandi dell'anno precedente con l'aggiunta di una ramificazione in più. 

 































domenica 5 marzo 2017

Gli impostori del regno animale: mimetismo batesiano

L'argomento per questo articolo l'ho scoperto per una vicenda avvenuta mentre ero a lavoro: una persona voleva un consiglio su un insetticida per uccidere un bruco che aveva visto nel suo giardino, scambiandolo per una processionaria quando il realtà era un Eriogaster rimicola. In natura molti animali utilizzano la mimetizzazione: o per non essere trovati o per attrarre le prede o per avvertire possibili predatori tramite i colori appariscenti di essere velenosi, ecc. Quest'ultimo esempio, cioè il mimetismo aposematico, è precisamente l'opposto della mimetizzazione di cui voglio parlare io in questo articolo. Il mimetismo batesiano è un mascheramento che utilizzano quegli animali innocui e privi di difesa per ingannare i predatori, siccome prendono le sembianze, le movenze e le colorazioni di specie pericolose.

Ecco alcuni dei più particolari esemplari che usufruiscono del mimetismo batesiano:


Laniocera hypopyrra (America)

Per non essere visto e preso dai predatori questo piccolo pulcino, chiamato anche piagnone cenerino, nel momento in cui la madre si allontana dal nido, si trasforma in un bruco, precisamente alla specie velenosa della famiglia Megalopygidae, avente la peluria irritante a causa di una tossina, vive nello stesso habitat dei nidi di L. hypopyrra. 

                                       BRUCO                                                            PULCINO




 Nel primo video si può vedere la somiglianza del pulcino al bruco del secondo video!




Rhagoletis zephyra

Questa mosca è un altro esempio di mimetismo batesiano, la quale imita sia per i colori che per il comportamento il ragno saltatore (Salticidae) che è il suo principale predatore.
Nel momento in cui si avvicina il predatore la mosca inizia a far vibrare le ali dove sono raffigurate dei segni neri che rappresentano le zampe del ragno, imitandone cosi il segnale di minaccia della loro specie.



Myrichtys colubrinus  (O. pacifico/ Mar rosso)

Questo murena d'acqua che vive in fondali sabbiosi e che può arrivare a 97 cm di lunghezza, invece imita in tutto e per tutto il serpente velenoso Laticauda colubriana, ingannando cosi eventuali predatori.




Eristalis tenax (America)

Questa mosca è riuscita ad imitare in una maniera incredibile l'aspetto di un ape. Si riesce a differenziarle soltanto per il numero delle ali siccome la mosca è diptero cioè con un paio di ali mentre l'ape e imenottero cioè con due paia di ali.




Macrocilix maia (Asia)

Nel mimetismo batesiano oltre a imitare l'aspetto o il comportamento, in natura ci si può imbattere anche in un esemplare che invece raffigura sulle proprie ali una scena di vita entomologica. 
Questa farfalla vista dall'alto riproduce l'illusione di due mosche che si cibano di sostanza organica simili a escrementi. Imitando cosi una scena poco appetibile ai predatori e per accentuare questa messa in scena la farfalla è in grado, se sentita minacciata, anche di emettere un odore sgradevole rendendo il tutto più verosimile.